Molte donne dopo una gravidanza e il successivo allattamento, hanno un seno svuotato che non presenta più l'elasticità e la tonicità che aveva prima del parto.

Durante la gravidanza il seno va incontro ad importanti modificazioni ed il suo volume può aumentare fino a tre volte.

Nel corso dell'allattamento viene progressivamente sottoposto a forze di vario tipo, si pensi per esempio alla suzione del bambino, che rendono permanente la perdita di elasticità e tonicità.

E' quindi assolutamente normale che al termine dell'allattamento il seno appaia trasformato, svuotato e spesso con smagliature di vario grado che testimoniano la perdita di elasticità.

La donna vive spesso con grande disagio questa nuova condizione, rifiutando talvolta anche il contatto con il proprio partner. Subiscono maggiormente questa condizione quelle donne che avevano un seno di taglia medio grande, mentre nelle donne con il seno piccolo il margine di tollerabilità rispetto alla gravidanza è maggiore.

Nelle donne con seno di taglia medio grande, dopo una o più gravidanze l'aspetto del seno è assolutamente caratteristico, ossia il polo superiore del seno risulta pressoché inesistente, il polo inferiore risulta più basso rispetto al solco mammario con il capezzolo che appare rivolto verso il basso in una condizione che viene comunemente indicata dal termine ptosi.

Queste modificazioni sono legate al fatto che il seno perde una parte della sua massa grassa e si riduce anche il volume del tessuto ghiandolare.

Le donne hanno generalmente la consapevolezza della loro situazione al momento in cui effettuano la prima visita pertanto sono consapevoli, nella maggior parte dei casi, che l'intervento proposto è una mastoplastica additiva con mastopessi, cioè un ripristino della loro forma originaria con l'aggiunta di una piccola protesi per andare a compensare la perdita e lo svuotamento tessutale.

I risultati sono sempre molto buoni e consentono di poter raggiungere il volume e la forma desiderati, contrastando i segni del tempo.